«MANUALE DI DIRITTO PENALE – PARTE GENERALE», di Roberto Garofoli (Nel Diritto Editore, Roma, 2016, XII edizione, pagg. 1572, € 115,00).
Il diritto penale continua a costituire in modo prepotente e appassionante, ma per vero non più sorprendente, un ambito della scienza giuridica attraversato da cambiamenti profondi, dovuti anche alla sempre più intensa interferenza che, con riguardo a principi ed istituti centrali, spiega la disciplina sovranazionale (di diritto positivo e di creazione giurisprudenziale), in specie dell’Unione Europea e della CEDU. Emblematico, sul fronte da ultimo segnalato, quanto si sta registrando con riguardo alla compatibilità europea della disciplina italiana in tema di prescrizione (CEDU, 7 aprile 2015, Cestaro; Corte Giust., 8 settembre 2015, Taricco; Corte App. Milano, 18 settembre 2015), così come in merito ai rapporti tra diritto al ne bis in idem di fonte europea e “doppio binario” sanzionatorio previsto dall’ordinamento nazionale nel settore tributario e delle informazioni di mercato (Trib. Bergamo, ord. 8 ottobre 2015; Cass. pen., Sez. V, 15 gennaio 2015, n. 1782).
Numerosissime, in una più ampia prospettiva, sono le novità di cui si è dovuto tener conto nell’approntare la dodicesima edizione del Manuale. Tra le tante, quelle relative ai rapporti tra principio di precisione e disastro ambientale anche alla luce della nuova disciplina introdotta con L. 2 maggio 2015, n. 68, tra interpretazione estensiva e analogia con specifico riferimento alla nozione di stampa e alla sequestrabilità del giornale telematico (Cass. pen., Sez. Un., 17 luglio 2015, n. 31022), ai limiti all’analogia legis e all’estensione ai componenti della famiglia di fatto della causa di non punibilità ex art. 384 c.p. (Cass. pen., Sez. II, 4 agosto 2015, n. 34147), alla rivedibilità del giudicato in caso di declaratoria di incostituzionalità di disposizione non incriminatrice (Cass. pen., Sez. I, 10 febbraio 2015, n. 5973), alla successione di norme di dubbia natura processuale (Corte Cost., 26 novembre 2015, n. 240, in tema di sospensione del processo con messa alla prova, Cass. pen., Sez. III, 15 aprile 2015, n. 15449, e Trib. Milano, Sez. XI, 3 novembre 2015, con riguardo alla speciale tenuità del fatto introdotta con D.Lgs. 16 marzo 2015, n. 28), ai problemi successori posti dalla nuova riscrittura del falso in bilancio ex L. 27 maggio 2015, n. 69 (Cass. pen., Sez. V, 30 luglio 2015, n. 33774, e Cass. pen., Sez. V, ud. 12 novembre 2015), ai criteri di individuazione del locus commissi delicti nei reati informatici (Cass. pen., Sez. Un., 24 aprile 2015, n. 17325), ai rapporti tra offensività e coltivazione di stupefacenti (Corte d’Appello di Brescia, 10 marzo 2015), tra dolo alternativo e dolo eventuale (Cass. pen., Sez. I, 30 aprile 2015, n. 18212), tra colpa e principio di affidamento (Cass. pen., 24 marzo 2015, n. 12260), tra continuazione e stupefacenti (Cass. pen., Sez. Un., 28 maggio 2015, n. 22471), all’ammissibilità di un concorso colposo in delitto doloso (Cass. pen., Sez. IV, 6 marzo 2015, n. 9855), all’efficacia nel tempo della nuova disciplina della confisca antimafia (Cass. pen., Sez. Un., 2 febbraio 2015, n. 4880).
Significative sono le novità normative, tra cui quelle introdotte con D.Lgs. 24 settembre 2015, n. 158 (revisione del sistema sanzionatorio penale tributario), L. 27 maggio 2015, n. 69 (reati contro la P.A. e falso in bilancio), L. 2 maggio 2015, n. 68 (reati contro l’ambiente), L. 6 aprile 2015, n. 47 (misure cautelari personali), D.Lgs. 16 marzo 2015, n. 28 (non punibilità per speciale tenuità del fatto).
L’Autore, Roberto Garofoli, Magistrato del Consiglio di Stato e Codirettore nella Treccani Giuridica, è attualmente Capo di Gabinetto del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Già Segretario Generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri e Presidente della Commissione per l’elaborazione di misure di contrasto alla criminalità organizzata istituita dal Presidente del Consiglio. È stato Capo di Gabinetto del Ministero della Pubblica Amministrazione, della Semplificazione e delle Riforme Istituzionali; Coordinatore della Commissione ministeriale per l’elaborazione di misure per la prevenzione e il contrasto della corruzione. Già Capo dell’Ufficio Legislativo del Ministero degli Affari Esteri, Docente LUISS, Componente della Commissione per la redazione del Codice del Processo Amministrativo, Componente del CNIPA, Magistrato TAR, Magistrato ordinario. È autore di numerose opere monografiche, curatore di Trattati e opere collettanee. Direttore della rivista mensile «Neldiritto».