«MANUALE DI DIRITTO AMMINISTRATIVO», di Roberto Garofoli e Giulia Ferrari (Nel Diritto Editore, Roma, 2016, IX edizione, pagg. 2540, € 150,00).
Numerose e significative sono le novità, normative e di derivazione giurisprudenziale, di cui si è dovuto tener conto nella messa a punto della nona edizione del Manuale di diritto amministrativo.
Quanto alle novità normative, sono da segnalare quelle introdotte dal D.Lgs. 16 novembre 2015, n. 180, che ha escluso il ricorso straordinario al Capo dello Stato nelle materie relative al risanamento e alla risoluzione degli enti creditizi e delle imprese di investimento, ha esteso alle stesse la giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo, la competenza inderogabile del Tar del Lazio, con sede in Roma, e il rito abbreviato ex art. 119 c.p.a.. Largo spazio ed approfondimento è stato dato alla L. 7 agosto 2015, n. 124, che da un lato ha modificato, con disposizioni di immediata applicazione, istituti significativi, quali l’autotutela e il silenzio assenso; dall’altro ha delegato il Governo ad adottare decreti legislativi di riforma dell’Amministrazione centrale dello Stato, delle società partecipate, della disciplina del rapporto di pubblico impiego privatizzato, della dirigenza, della SCIA, nonché della prevenzione della corruzione, con particolare riferimento agli obblighi di trasparenza. È stata, altresì, esaminata la novella dettata dalla L. 27 maggio 2015, n. 69 — che, nell’introdurre il comma 32-bis nell’art. 1 L. 6 novembre 2012, n. 190, ha previsto che il giudice amministrativo comunichi all’ANAC ogni informazione o notizia rilevante che, emersa nel corso del giudizio, ponga in evidenza condotte o atti contrastanti con le regole della trasparenza —, e dalla L. 27 febbraio 2015, n. 18, che ha esteso la responsabilità dei giudici alle ipotesi di violazione manifesta della legge e del diritto dell’UE, oltre che di travisamento del fatto e delle prove.
Sul versante giurisprudenziale, particolare attenzione è stata prestata ad importanti pronunce della Corte Costituzionale, quali quelle in materia di collegio arbitrale (9 giugno 2015, n. 108), espropriazione (30 aprile 2015, n. 71) e rapporti tra disposizioni nazionali e norme europee (26 marzo 2015, n. 49), nonché alle più rilevanti decisioni della Corte di Giustizia, soprattutto in materia di appalti. Ampio spazio è stato dato alle pronunce dell’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato intervenute in materia di ricorso straordinario (14 luglio 2015, n. 7), processo amministrativo (6 luglio 2015, n. 6, sulla decorrenza del termine decadenziale di centoventi giorni previsto dall’art. 30, comma 3, c.p.a. allorché il fatto illecito sia anteriore all’entrata in vigore del codice; 27 aprile 2015, n. 5, sull’ordine di esame dei motivi di ricorso; 13 aprile 2015, n. 4, sul principio della domanda nel processo amministrativo; 4 marzo 2015, n. 2, sulla revocazione per conformarsi ad una sentenza definitiva della CEDU), appalti (13 novembre 2015, n. 10, sulle offerte economiche; 2 novembre 2015, n. 9, e 1 dicembre 2015, n. 11, sul subappalto; 20 luglio 2015, n. 8, sul rinnovo delle attestazioni SOA, e 20 marzo 2015, n. 3, sugli oneri di sicurezza).
Si è ritenuto, inoltre, di esaminare o approfondire argomenti emersi con prepotenza nel dibattito dottrinale e giurisprudenziale, quali quelli relativi all’ammissibilità dell’in house orizzontale, alle condizioni di promuovibilità dell’azione di ingiustificato arricchimento nei confronti della P.A., ai presupposti e alle conseguenze dello scioglimento dei consigli comunali per infiltrazione mafiosa.
Gli Autori
Roberto GAROFOLI, Magistrato del Consiglio di Stato e Codirettore nella Treccani Giuridica, è attualmente Capo di Gabinetto del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Già Segretario Generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri e Presidente della Commissione per l’elaborazione di misure di contrasto alla criminalità organizzata istituita dal Presidente del Consiglio. È stato Capo di Gabinetto del Ministero della Pubblica Amministrazione, della Semplificazione e delle Riforme Istituzionali; Coordinatore della Commissione ministeriale per l’elaborazione di misure per la prevenzione e il contrasto della corruzione. Già Capo dell’Ufficio Legislativo del Ministero degli Affari Esteri, Docente LUISS, Componente della Commissione per la redazione del Codice del Processo Amministrativo, Componente del CNIPA, Magistrato TAR, Magistrato ordinario. È autore di numerose opere monografiche, curatore di Trattati e opere collettanee. Direttore della rivista mensile «Neldiritto».
Giulia FERRARI, Consigliere del TAR del Lazio, ha svolto attività di insegnamento di diritto amministrativo presso l’Università degli studi di L’Aquila e la Scuola di specializzazione per le professioni legali presso l’Università degli studi “La Sapienza” di Roma. Ha fondato e diretto il Centro studi presso la Scuola superiore dell’economia e delle finanze e la Rivista di detta Scuola. È componente dei Comitati scientifici, di direzione e redazione di numerose riviste scientifiche. Autrice di monografie, codici commentati e voci sull’Enciclopedia Giuridica Treccani. Componente della Commissione istituita presso il Consiglio di Stato per l’elaborazione del Codice del processo amministrativo.