«CODICE DELL’EDILIZIA», a cura di Roberto Garofoli e Giulia Ferrari (Nel Diritto Editore, Roma, 2015, III edizione, pagg. 1712, € 140,00).
Le ragioni che hanno indotto a curare una terza edizione del Codice dell’edilizia vanno individuate non solo nel successo che amministrazioni, professionisti e imprenditori hanno riservato alle precedenti due edizioni, ma anche nei numerosissimi interventi legislativi che si sono succeduti nell’ultimo triennio e che hanno inciso notevolmente sul sistema vigente. La terza edizione, infatti, richiama, definisce e analizza tutte le modifiche apportate dal legislatore al T.U. edilizia, dal D.L. 13 maggio 2011, n. 70, sino al D.L. 12 settembre 2014, n. 133 (c.d. decreto Sblocca Italia), con interventi sovente profondamente innovativi del suo articolato, volti innanzi tutto a semplificare le procedure edilizie e a ridurre gli oneri a carico degli utenti, quali quelli riguardanti l’istituzione dello Sportello unico per l’edilizia (art. 5); l’acquisizione d’ufficio di documenti, informazioni e dati, compresi quelli catastali, che siano in possesso delle pubbliche amministrazioni (art. 9 bis); la possibilità di iniziare alcune attività edilizie contestualmente alla presentazione della S.C.I.A. (art. 22) o trenta giorni dopo la presentazione della (super) D.I.A. (art. 23).
Oggetto di esame approfondito è anche l’art. 135 bis, inserito dal D.L. n. 133 del 2014 in attuazione delle previsioni della direttiva 2014/61/UE del 15 maggio 2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, introduttive di misure volte a ridurre i costi dell’installazione delle reti di comunicazione elettronica ad alta velocità.
È stato inoltre ampliato lo spazio dedicato alle conseguenze, amministrative e penali, delle attività edilizie compiute in assenza di titolo o in difformità dallo stesso.
Come nelle precedenti edizioni, particolare attenzione è stata riservata all’interpretazione che delle disposizioni del testo unico dell’edilizia ha dato la giurisprudenza del Giudice delle leggi, della Corte di cassazione e del Giudice amministrativo, attentamente riportata sino alle pronunce del dicembre 2014, specie per quelle che offrono un motivato ripensamento rispetto al decisum degli anni precedenti, sovente con richiamo al contributo che su singole questioni ha offerto la dottrina.
A completare l’opera, una parte (la seconda) è dedicata al Condono edilizio e una terza al Piano casa, con le diverse leggi regionali che lo hanno disciplinato.
Anche in questa edizione si è avuto cura di coniugare l’approfondimento, dottrinario e giurisprudenziale, delle diverse tematiche con il taglio pratico dell’opera, in modo da consentire al lettore di trovare con immediatezza la risposta ad ogni problema concreto che è chiamato ad affrontare. Invariata, per il resto, è la struttura dell’opera.
Sotto ciascuna disposizione l’annotazione si articola in tre sezioni.
La prima («L’inquadramento») consiste in un approfondimento, anche dottrinale, degli istituti disciplinati. Nella seconda («Domande e risposte») sono richiamati gli interrogativi emersi nell’applicazione della singola disposizione, con le connesse risposte offerte dalla più recente giurisprudenza. Nella terza («Le formule») sono indicate le formule di riferimento, utili all’operatore (ad es. ordinanza di demolizione, certificato di agibilità, domanda di segnalazione certificata di inizio attività).
L’ampiezza dell’indice analitico, strumento fondamentale offerto al lettore perché possa orientarsi nella ricerca, è la riprova della vastità degli argomenti trattati nell’opera.